la mia sede

non riconoscermi 

in qualche motivo 

non darmi nome, 

non predire

la sua capienza. 

il diritto

se ogni singolo
taglia un albero
che gli dà fastidio,
ogni altro singolo
soffoca asfissiato.

grave 

è la possibile 

gravità. 

la conferma

cessa lo spasimo
di volerti
lontano da te.

progetto

oggi racconti l’acqua, 
domani racconti l’acqua, 
il giorno dopo
e quello ulteriore
ancora la racconti
e i giorni seguenti
continui,
fino ad annegare
fuori dalla misura
in uno strenuo saluto
al presente.

confezione

o le cose le sei
o ne leggi la veste.

la pena

non serve che dichiari
il tuo nobile dispiacere
per i crolli di Pompei,
né i tuoi civili auspici:
serve
che non ci siano stati.

brio

ci si abitua a tutto, 

anche al bello, 

sarà allettante allora 

rimpiazzarlo 

col brutto. 

ugualmente

il difetto non è tale
è un’invenzione che non esiste
imperfezione parimenti perfetta
cuore altrettanto rigoroso.
la normalità
è scomposizione pigra
scellerata potatura del diverso
scorretta applicazione dell’insieme,
la normalità non è normale.

te

l’altro di te
non vuole il viso
ma la maschera
che ti afferma.

al Campano

sotto le volte 

della torre ghibellina  

studenti secolari attendono 

la lezione che si racconta.

in quei dotti svaghi, 

appuntamenti di una statura 

beata di ricovero, 

s’incorpora il mio periodo, 

che è mio e loro 

di adesso e di prima, 

un giorno di secoli fa 

che già si prevedeva 

lontano.  

dove vedo

mi infatuo
e guarisco.
mi piaccio
negli altri
e poi torno
qui
dove non ho
sguardo.

anonimo silenzio

dissipi la maestria
in un’ora occulta,
in terre non verbali 
dell’esilio.

ti
collezioni.

Oscar

novità ai premi Oscar:
miglior dimagrimento;
migliore attrice imbruttita;
miglior film buonista;
migliore scena sontuosa;
migliore cartolina pittoresca.