30 ott 2014

contrappunto


il pianista suona
il suo ascolto.



29 ott 2014

preghiera 24


non commerciare
la tua lingua,
lasciala intradotta
antipatica inservibile
al globale,
suono anacoreta
eredità di pochi.
lasciati problema.



28 ott 2014

titrattieneti


la luce ti trattiene
nel suo argomento.



27 ott 2014

la vita data


ti sei cresciuto solo, 
governandoti 
della tua qualità 
delle tue fatiche, 
ma eri un granello 
anonimo del rumore. 
eppure, di te 
circolano gli incontri, 
gli occhi che hai 
messo in moto, 
l’invisibile 
che hai illustrato. 
sei trascorso 
negli altri, 
in minimi capillari 
accenni, 
forse sei un racconto.



24 ott 2014

duplicato


hai i gusti
che già
si hanno.



22 ott 2014

estrazione


risiedo 
in uomini 
che verranno.



21 ott 2014

non si arriva


le vie sono perenni preludi, 
la fine è in ogni territorio
sovrana e abbozzata. 
non si arriva mai, 
le tracce ci sradicano.  



18 ott 2014

contatto


il secondo istante
del pensiero
hai già perso
il tuo sguardo
hai già speso
la distanza.



15 ott 2014

disamore


il letto sfatto
sfa anche me.



13 ott 2014

scomposizione


la bellezza la 
agisce 

cammina palpando  
il suo praticarsi 
la definizione  

vaga scoperta 
si coltiva 

dà comprensione alle stanze 
dà argomento 

è un gioiello variabile 
una voce che non cade   

la guardo 
e non c’è la figura 
ma un campo di forze, 
ritratti che si irradiano 

passeggia nello spazio 
in una capillare avvenenza 
uno splendore 
che non ha figli 

si muove apposta 
promessa in un accenno 
promettendo dolore  

poi il tempo prosegue
e la chiama

mi ferma negli occhi,
non le serve pensiero
come non serve
all’acqua

mi pesa nello sguardo
mi valuta dalle origini.



12 ott 2014

dalla bellezza


è agita dalla bellezza. 
si sposta palpando  
il passo flessuoso 
la sua corrente,
vaga coltivando il tempo 
dando alle sale crisi 
e densità. 
è un gioiello mutabile 
di trame, la guardo 
e non vedo la figura 
ma un campo di forze,
l’influenza sul luogo.   
passeggia nitida   
compiendo capillari malie 
e formule, assimila 
il mio incarico vigile,  
si muove apposta si offre 
in un accenno 
incorpora un rilievo
promette dolore.
poi il compito prosegue
e la chiama avanti,
mi coglie 
prima del distacco
mi serra in un’occhiata,
non usa teoria 
come il mare una cerva
un puma, 
mi pesa
non per suo uso
ma per la vita.



9 ott 2014

perizia


scribacchio
leggiucchio
vivicchio,
attendo
un mestiere,
la perizia
di essere.



8 ott 2014


non c’è nessuna
stessa cosa.



7 ott 2014


ora faccio
un momento.