la guida

che la guida penetri 

nella carne stolta 

montando un perenne trono 

trasparente, 

che la occupi 

di carcerazione continua.

lo sfizio

il biscotto è dapprima
un pane supplementare
e poi l’accessorio
diventa il pane.

la tigre

se la forma non conta
e conta il contenuto, 
la tigre è sola bocca
divorante.

sudditanza

permettiamo
un regno a nostro danno,
permettiamo
automatica pena
dando potere mai dato,
diritto invisibile
che si dà nascita
da altre scelte.
l’autorità nata da te
ti sottrae:
come avviene
il beneficio dei meno?
come può il poco
ribaltare il grande,
impartire il proprio
inferiore comando?

validità

una frase non dovrebbe
durare due frasi.

l’inutile

quel tramonto
non porta guadagno,
non ha quantità
che lo significhi.

condotta

ciò che facciamo
è il poter fare.

il taglio

il taglio dei capelli
non ha backup
e le ore neppure.

uggia

alla fine del quadro 

trovi un muro 

appoggiato al caos: 

disordine non raccolto

lentezza senza profilo 

intruglio 

di spazi maldestri, 

di relazioni slavate.  

galleggi nella varietà  

senza verso 

o decremento 

in superfici sgombre 

di genio,  

di un coagulo 

che riunisca, stanco

di dissiparti. 

dimentico.3

non esco
da uno stato 
che crolla.

dimentico.2

c’è un io scartato 

che mi anticipa, 

esatto in quel giorno 

che si arresta. 

un io con le medesime 

adozioni 

è là in attesa 

di saldarsi all’avanti, 

ma il passato 

che il mio passato 

conserva 

non è più il mio: 

l’io lasciato indietro 

sta per strapparsi. 

dimentico.1

azioni
mi proseguono
cieche.

acceso

calpestare deserti asiatici
e prati d’Irlanda per essere vivo?
bere la varietà di cento coppe
bramare la grazia di ogni riflesso
provare gli amori?
io lo sarò negli algoritmi.

se sono felice
ne sono felice.