percuoti il mare
per disperderne
l’immagine.

hai detto

hai detto il gesto,

l’hai compiuto,

e perdi il problema

che lo sostiene.  

Slo Slo

il sorriso
sorridendo
ti va negli occhi
diventando
il viso.

c’è un tempo effimero
che prende le cose
il tempo incorporeo
di luce che si posa
il tempo di un reale
bruscamente astratto

disordinandoci
ne moriamo.

la differenza

percorrevo il bianco
inestinguibile
fino a confondere
il suolo con il cielo,
fino ad essere
la sola importanza
nel latte senza eventi,
la differenza.

nuova forma

alabastro illibato 

senza radice,
rami groppi e nodi
di visibile
in nuova forma emersa.

parole aderenti

ti ho vestita
di vocaboli aderenti
diventati la tua pelle,
parole che sono
l’aspetto in cui ti vedo
la forma in cui ti penso
il modo in cui ti colgo.
le parole sono
come devi essere
ma non sei.

assenze

abito le assenze
come i corpi
i dolori.

sei pochi momenti
che ti rifrangono.

l’autore

l’autore si decreta 

nelle soluzioni, 

si costruisce di edificio, 

si raccoglie  

in prismi minuti 

e difformi ritratti, 

si rimanda  

in quantità di facce 

e fa le parole.

per un’ora

per un’ora
l’azzurro nordico
di come guardi
mi è stato vicino.
per un’ora
sono stato
tutta la vita con te.



coautore:
Federico Sanna

attimi conclusi
senza involucro
pause tremanti
senza seguito
riflessi sfasati
di un principio

mi calzo
benissimo.

polveri

polveri fredde
visualizzano un vento
che scia sul sagrato,
l’aria fuma e si disegna
in più tracce
lasciando l’accaduto.

bosco solingo

bosco solingo
cristallo di zucchero
silenzio sepolto
scompiglio quieto
ceppo ritorto
sterminato ricalco
alcova dell’immobile.

io intonso

il mio io intonso
si conserva in libri
che non leggerò.

Chefchaouen

ho pensato il tuo viso
cenno di luce nella notte,
ho immaginato un bacio
rapido schizzo di labbra blu.