29 dic 2014

a pochi


a chi parla dal chiuso
l’avvenenza?
quale logica la volge 
a pochi? 



28 dic 2014

intrinseco


non puoi illustrare  
il commento
il carico che porta
l’opera.



27 dic 2014

il buio rivelato |redux


osservi scrosciare la sera, 
raccolta dal vetro 
d’antica forma di chiglia 
capovolta,
sosti in un tu premesso 
in un’idea preziosa, 
calendario di armonie. 
la pioggia picchietta 
di tenui pronunce 
sul cristallo informe,
tra anfore, vaselli, bronzi, 
credenze d’ebano.
lo squisito lavoro dei dettagli 
è un tragitto dell’occhio, 
una piccola patria 
che ti recupera. 
maschere posano sul muro 
come volti dichiarati,
figure del viso 
che puoi prendere. 
sei un attimo spiovente 
che arriverà già arrivato, 
come bava di un’ora 
trascorsa. 
in quel lungo turno 
che si dura, 
il buio percorre
le dimensioni.  



20 dic 2014

suggendosi


sembra 
che la donna baci 
baciando il bacio.



19 dic 2014

sbagliato


e se il passato
che disapprovi,
che ti ha offeso,
ti conduce a un oggi
congeniale?



13 dic 2014

la balena


non è un caso che
la balena non sia
colibrì,
la clessidra
non sia otre
la sberla merletto.
non suonano
fortuite le parole,
non suonano
solo suonanti.



11 dic 2014

l’abbandono


sento di perdere la natura
la necessità degli attimi,
di lasciarmi caduco
contenere da un’orma.



9 dic 2014

collettivo


il tu stampato diventa 
plurale cittadinanza.



7 dic 2014

hex rigoroso


il giorno si spegne
e il cielo si fa DBFAFF.



5 dic 2014

il centro


città che è lo spazio
di respiro
di una trifora di pietra,
dei suoi denti ogivali
di tufo,
città che è periferia
di un dettaglio.



3 dic 2014

adesività


se ti approssimi
all’opera che crei
è lei a vederti.



2 dic 2014

domani ora


il lavoro di domani
comincia ora.
l’impegno di dopo
ti occupa.



30 nov 2014

tragedia.2


cade un attimo 
che non si appoggia 
più ma manca, 
per sempre acerbo.



29 nov 2014

tragedia.1


nella tragedia 
muori tutto 
in una volta.



27 nov 2014

sparizione


coltivi orti di carta 
e frutti sofistici 
dei pensieri. 
cresci una ragione 
illimitata e irrisoria 
svanita dalla fisica. 
dimagrisci in un reticolo 
di magneti cerebrali,
ti sgomberi
dilegui
tua stanza del mondo. 



24 nov 2014

i marosi


eretto sopra i marosi  
fluisco 
in un mosso respiro, 
mi faccio immenso 
e minimo, 
entità vuotata  
colma di grandezze. 



23 nov 2014

revocabile


oggi dura così poco
l’io.



22 nov 2014

ibridazione


viene una stagione 
senza dislivello 
che amalgama le scelte,  
diluisce il ruvido incontro 
tra il grande e il piccolo, 
il caldo va nel freddo 
il freddo va nel caldo 
il rumore nel silenzio 
il silenzio nel rumore. 
una piana equivalente 
di solchi, 
nessun picco 
nessun dirupo. 



21 nov 2014

mentre


mentre gli altri bambini
si sfogano senza meta,
il bimbo seduto chiede
quale sia il divertimento
più adatto,
in cosa adoperarsi davvero.
e consumata
buona parte dell’ora,
finalmente in piedi
e determinato,
ricorda che hanno quindici
dieci sei tre minuti
residui
da godersi ancora.



19 nov 2014

guadagno


quest’anno 
i soldi hanno fatto
tantissime persone.



16 nov 2014

termine


al termine di tutto 
c’è il tutto stesso
reduce a pensarsi.



15 nov 2014

la stoffa viva


si perse la musica.
si consumarono le doti
il timbro e la materia 
del suono.
si disfecero le regole 
e le maestrie,
la scienza del tocco 
le monumentali convergenze. 

si smarrì l’ascolto, 
traslocato 
in archivi di carta, 
fitta di pallini, svirgoli,
documentazioni del tono 
e simulacri del canto. 

rimase un codice 
confinato sui fogli 
ripulito di varianti, 
un linguaggio di lettere 
un’istruzione di segni. 



8 nov 2014

?


questa è una storia 
che non ho capito:
e se fossi nato
per non nascere?



5 nov 2014

lettura /2


a volte presento 
l’effetto delle frasi.



4 nov 2014

la migliore zuppa


succede che la migliore
zuppa in commercio
deve costare di più,
e siccome se aumenta i prezzi
la gente poi non è sciocca
da comprarla ancora
allora ha diminuito le verdure
e così la gente la compra
perché la zuppa
ha lo stesso prezzo.



3 nov 2014

l’arrivo


per partire
bisogna arrivare
a una partenza.



2 nov 2014

l’anziana sorella


fragile sui passi
e sospesa, 
l’anziana sorella di Opalka 
si avvicina a quei numeri, 
alla loro bianca infinità. 

la lasciano in vicinanze 
che nessuno attraversa 
padrona della sua preghiera, 
qui, nel canuto sfinimento 
dei simboli, 
nel transito concluso 
dell’opera e della vita 
coetanee 
in cui ritrova il fratello, 
la sua anima 
orientata nel rigore. 

toccata di realtà si aggira 
ascoltando il luogo, 
l’opera che impallidisce. 
si muove nella traccia esibita 
avverte un momento preciso 
la minuziosa presenza: 
questo è un mausoleo, 
qui c’è lui. 

guarda piano cauta,  
si innesta nel ritmo dei quadri 
ne scova l’indirizzo, 
recupera i gesti  
diramati nelle cifre 
autrici del suo nome. 
lei lo vive 
ed egli c’è ancora, 
campo di energia 
senso umano. 
qui alloggia il loro ritrovarsi 
si alita il contatto. 

incerta e malandata 
viene percorsa dal messaggio, 
guarda, non guarda, 
apre la bocca per dire, 
dire il nulla, 
il bianco a sua volta nulla 
pianto di silenzio. 
è attonita debole 
spalancata figura dell’ascolto, 
timorosa di trovare  
una sé stessa non sua, 
calibrata da fuori. 

l’incontro si stringe 
la stanza diviene reciproca.
la voce di Roman cala 
tra le quantità esangui 
avvolgendola, 
numerandola. 
lei lo prende, abbraccia 
l’uomo che si ricovera 
tra i muri, 
il suo fuoco e risultato. 

e finisce.
 
si scosta dal legame 
si volta, 
mi passa un cenno intenso 
con occhi forse suoi 
forse duplici,  
e debolmente 
si allontana. 



1 nov 2014

review


la recensione assicura 
che ogni anno
la perfezione migliora.



30 ott 2014

contrappunto


il pianista suona
il suo ascolto.



29 ott 2014

preghiera 24


non commerciare
la tua lingua,
lasciala intradotta
antipatica inservibile
al globale,
suono anacoreta
eredità di pochi.
lasciati problema.



28 ott 2014

titrattieneti


la luce ti trattiene
nel suo argomento.



27 ott 2014

la vita data


ti sei cresciuto solo, 
governandoti 
della tua qualità 
delle tue fatiche, 
ma eri mediocre 
granello del rumore. 
eppure, di te 
circolano gli incontri, 
gli occhi che hai 
messo in moto, 
l’invisibile 
che hai illustrato. 
sei trascorso 
negli altri, 
in minimi capillari 
accenni, 
forse sei un racconto.



24 ott 2014

duplicato


hai i gusti
che già
si hanno.



22 ott 2014

estrazione


risiedo 
in uomini 
che verranno.



21 ott 2014

non si arriva


le vie sono prologhi perenni, 
la fine è in ogni territorio
sovrana e abbozzata. 
non si arriva mai, 
le tracce ci sradicano.  



18 ott 2014

contatto


il secondo istante
del pensiero
hai già perso
il tuo sguardo
hai già speso
la distanza.



15 ott 2014

disamore


il letto sfatto
sfa anche me.



13 ott 2014

scomposizione


la bellezza la 
agisce 

cammina palpando  
il suo praticarsi 
la definizione  

vaga scoperta 
si coltiva 

dà comprensione alle stanze 
dà argomento 

è un gioiello variabile 
una voce che non cade   

la guardo 
e non c’è la figura 
ma un campo di forze, 
ritratti che si irradiano 

passeggia nello spazio 
in una capillare avvenenza 
uno splendore 
che non ha figli 

si muove apposta 
promessa in un accenno 
promettendo dolore  

poi il tempo prosegue
e la chiama

mi ferma negli occhi,
non le serve pensiero
come non serve
all’acqua

mi pesa nello sguardo
mi valuta dalle origini.



12 ott 2014

dalla bellezza


è agita dalla bellezza. 
si sposta palpando  
il passo flessuoso 
la sua corrente,
vaga coltivando il tempo 
dando alle sale crisi 
e densità. 
è un gioiello mutabile 
di trame, la guardo 
e non vedo la figura 
ma un campo di forze,
l’influenza sul luogo.   
passeggia nitida   
compiendo capillari malie 
e formule, assimila 
il mio incarico vigile,  
si muove apposta si offre 
in un accenno 
incorpora un rilievo
promette dolore.
poi il compito prosegue
e la chiama avanti,
mi coglie 
prima del distacco
mi serra in un’occhiata,
non usa teoria 
come il mare una cerva
un puma, 
mi pesa
non per suo uso
ma per la vita.



9 ott 2014

perizia


scribacchio
leggiucchio
vivicchio,
attendo
un mestiere,
la perizia
di essere.



8 ott 2014


non c’è nessuna
stessa cosa.



7 ott 2014


ora faccio
un momento.



28 set 2014

più ricco


io non so
se chi c’è dopo
c’è di più,
più ricco di casi,
giacché ogni passo
perde qualcosa,
come la mente
perde il corpo
il numero l’umano
una moda perde l’altra.
ogni angolo che catturo 
da allora si compensa,
ogni passo a ovest
perde l’oriente, 
ogni scelta
atrofizza una strada
ogni valle diverge
dai monti,
ogni posto toglie
gli altri posti.



27 set 2014

rapacità


nessuno vale mille
prede al giorno,
ne vale una.
la ricchezza
non è possibile.



26 set 2014

arte 3


l’arte
si crede.



25 set 2014

vassalli


vagabonda nella larghezza, 
si orienta nella stanza cartacea
consumando termini stupendi,
mentre gli asserviti lo seguono 
cercando l’uscita. 



18 set 2014

foce


le cose
continuano
ad agirsi.



17 set 2014

a casa


chi legge porta a casa 
una sua conseguenza, 
il proprio risultato 
di compiere la pagina. 
le nuove mani  
che tengono le vicende 
non cercano  
la voluttà dell’artefice 
ma una personale bellezza, 
la costruzione.   



13 set 2014

tecnica


ci piace
eseguirci.



12 set 2014

lo scrigno


hai uno scrigno 
di sapere inattivo 
che chiudi nella terra 
per dargli recapito,
per farne 
un paesaggio minimo. 
lo decidi estraneo 
dai tragitti 
dalle menti della novità, 
straniero all’uso 
provvigione di sé. 



11 set 2014

subisso


c’è troppa
testimonianza
troppa cattura
troppo risultato,
la mira è dovunque
ovunque già raggiunta,
manca lo scarso
manca ogni carenza.



8 set 2014

si torna


non si torna
più indietro
ma si potrebbe
tornare avanti.



6 set 2014

alcun dio


omini usciti dalla terra
si danno voce sacra,
sacerdoti di fantasia
che comandano
cosa si deve fare, 
puniscono per dio
reggono un regno celeste.
alcun dio li autorizza
o li ha chiamati,
alcun dio è tanto
esiguo da esserci
da avere figura,
quella che vedi
è sempre di misero muscolo.
chi aggioga e uccide
per le idee
è lo scarto della Storia,
che ormai ne è lordata.
in ogni tempo
l’ennesimo apostolo compare
e convince il gregge
a spargere la costrizione,
che non muore mai
che c’è sempre
ci segue maledetta
ovunque il tempo vada.



5 set 2014

nitido


ero io più
dove non c’ero.



4 set 2014

la poesia /9


la poesia va a capo
affinché si legga
dentro e durante,
non si legga
alla fine.



3 set 2014

arte 2


nell’arte
l’arte
si guarda.



2 set 2014

uno spettacolo


facciamo una guerra
uno spettacolo mondiale. 
muoviamo ancora 
prodigiose masse di metallo 
piedi che creano il deserto 
ad annullare stagioni complicate, 
facciamo dell’aria fuoco 
degli uomini destino, 
arso racconto. 

la matrice smorta
di tiepidi calcoli di convivenza
di sterili identità dei territori
sarà sopraffatta dall’antica
verità belligerante,
dall’antico - quindi autentico -
gesto della spada,
che non si sopprime.

l’offesa che brucia
le nostre nobili usanze
e la sproporzione degli altri,
i morti ingiusti i morti giusti
lo spreco della vita
la radiosa semina del nuovo,
questi i venturi momenti d’acciaio
che vestiranno gli uomini
come giganti di oscurità,
di augusta maledizione,
che rivestiranno l’uomo
di sacro.

la Storia verrà ancora spinta
ci sentiremo prossimi.



30 ago 2014

com’era


da tredici 
miliardi di anni  
un’immagine emigra,
l’antichissimo presente
di una galassia 
avanza.

la scarsa propulsione, 
la figura 
lenta milioni di secoli 
vi lasciano a sorvegliare 
un cielo già adempiuto, 
a lambiccarvi 
con un disegno di polvere. 

là accadono 
eventi che accadranno,  
un fondo che vi segue 
sommerso, 
un orizzonte che vi prevede.

ora la nostra direzione
si rovescia
il nostro progetto risale. 
quale fine già finita
ci stringe, 
cosa è già successo dopo,
cosa siamo
dal remoto?



29 ago 2014

repertorio


se non sai
quasi nulla
quasi nulla
ti parla.



26 ago 2014

sommità


i titoli cubitali 
del giorno 
riportano 
gli ultimi metri
delle montagne
l’immediata cima.



25 ago 2014

unica ora


consumi un episodio 
apicale, le relazioni 
in continua forma,
l’atto in cima 
al passato che erige 
la quota del tempo.
guardi i tuoi giorni 
a ritroso 
guardi a ritroso 
i giorni a venire, 
e trovi una teoria, 
compi un’ascesa 
che si tormenta,
che ne consegue.



24 ago 2014


mentre scrivi
la scrittura ascolta.



23 ago 2014

clap clap


dimmi perché
approvi prima.



10 ago 2014

farmaco


gli uffici
che ti dai
ti accudiscono.



9 ago 2014

studiare il tuo


vorresti che le frasi 
ritornassero 
con un premio,
vorresti lavorare 
il tuo esempio,
essere 
innumerevolmente 
trovato.



8 ago 2014

la grazia


la grazia ti fa 
comportare
ti supera, 
parla 
nelle movenze
ti veste 
del suo rogo.



6 ago 2014

chi non vede


chi non vede il bello,
e pertanto il brutto,
guasta la vita
di chi lo vede.



5 ago 2014

delitto


tra gli episodi che urtiamo 
il crimine ci afferma 
perché è un tempo 
che guarda il tempo, 
un’indagine sui dati scuri, 
sulle inevase condizioni
di una bolla di minuti 
emersi.
speculiamo sulla sede 
di un dramma,
tra le date contemporanee 
di un tunnel ubiquo. 
proviamo il sottile scandaglio 
di una vicenda senza fili 
le sue umane matematiche 
componenti esplose, 
percorriamo il periodo 
sino a sgomitolarne 
la perfetta abbagliante 
successione. 



4 ago 2014

Borges


Borges
non lo era
più di me.



3 ago 2014

la poesia entra


la poesia entra 
da sé nella forma,   
decide i rapporti
e li occupa. 
è il giardino il lavoro 
la scultura il trucco.
è ciò che si nomina,  
la padronanza viva. 



2 ago 2014

il risalto


cosa fa chi guarda 
il risalto? 
cosa trova 
che sguardo pensa? 



1 ago 2014

l’esordio


scavando
in spigoli ancestrali, 
scansando ogni rammendo
del principio, 
ogni cucitura
della prima nascita, 
troverai le brute viscere
dell’azione.



29 lug 2014

preghiera 18


non acciuffare
mai il volto
che ti infatua.
non averlo
negli occhi.



27 lug 2014

0 1


se a te piace l’uno
e a me lo zero
quale accordo
stabiliamo?



24 lug 2014

sigillo


voglio lasciare
chiuse perfezioni
momenti risolti
del tempo
mete mai più
itineranti,
cose fatte.



22 lug 2014

si piace


allo scrittore piace 
sentirsi parlare 
la sua bella lingua,
ma non è 
la propria sedia 
che il falegname fa 
per tutti.  



19 lug 2014


vorrei
ma non voglio.



17 lug 2014

l’impegno


fece di tutto
per non far niente,
faticò la vita
in cerca del riposo.



16 lug 2014

sull’altezza


su una scala ripida 
che cresce per figure 
affrescate, sospese 
su una quota che sprofonda, 
ti fai separata 
costituzione, 
strambo aderire 
al codazzo gesticolante 
di quel popolo cutaneo. 
muovi l’ombra inuguale 
la scultura del tuo passaggio
a nuovi termini dell’altezza,
snodi il tuo rilievo 
la tua persona sporgente 
nella cupola variopinta 
che vola.  



15 lug 2014

la linea


la linea dritta
la posso rifare
la linea storta
nessuno più.



13 lug 2014


due difese
non giocano.



9 lug 2014

se io ride


se oggi rido
per i pensieri
del vecchio autore
scomparso,
sta ridendo lui
ridendomi attraverso?
sto ridendo lui?



7 lug 2014

la visione


nel riquadro trovi
più mare
che di fuori, 
il mare preso. 



5 lug 2014

pari


in quest’ora raccontata
tutto è pari
sostanza testuale.



4 lug 2014

la palla sa


chi l’ha detto
che debba vincere
quello col passato
più forte?
forse la Storia?
e la palla lo saprà?



3 lug 2014

da fare


mi hanno detto
che a lavorare
si è bravi
si è persone
decenti,
volenterose,
migliori.
così ho girato
il giorno
intorno a un palo
mi sono dato
da fare
e ora sono bravo.



1 lug 2014

quegli scrittori


quegli scrittori 
regnanti lontani 
innamorati delle parole, 
è la condanna. 
di cosa 
allora devono?
 
di notifiche 
e registrazioni? 
di fatiche modeste? 
di fatti 
stranezze e pruriti 
che di parola 
non hanno nulla? 

incolparsi dei vocaboli 
svanire nel resoconto 
farsi macilenta 
progressione 
svolgimento di un ritmo, 
scrivere invisibili 
senza parole 
per lettori che 
non le leggono? 



27 giu 2014

tramonto B


le piccole onde 
macchiate di sole 
scarabocchiato e scuro, 
zebrate di luce d’arancio 
di rosa che scrive
frequenze, che si preleva
di momenti scelti,
messaggi accesi dell’acqua.



26 giu 2014

non muori


anche se muori ora
non muori prima
e rimani prima, ora.



25 giu 2014

tramonto A


le onde al crepuscolo
sono pari acqua
e pari luce,
lisci andirivieni ramati
corse di azzurro
sfavillii di cera.
ma piano
il giorno si sfronda,
la laguna è sola rilucenza
vuota di peso, 
fardello cromatico
che ora scolorisce. 



20 giu 2014


l’uomo si decide
per differenza.



17 giu 2014

aggiunta


quell’impiego 
inutile in più
è un bagaglio
gravoso,
ha un costo
dormiente.



16 giu 2014

quadro


in una natura
di boschi aspri
il paesaggio pensa
una donna di grazia
fatta senza termini,
di incerti bricioli
e barlumi,
di spiragli  
e posture di velluto.
dama che sfocia
negli occhi nelle mani
nella pelle, 
senza abbreviarsi
o darsi residuo. 
materia di senso
che non si scopre,
misterica resistenza
del profondo.



12 giu 2014

avanzamento


in Cina spianano
settecento montagne
per far posto all’uomo:
il progresso
non ne ha bisogno.



9 giu 2014

longitudine


con certezza
so che la fine
non sarà
ubicata in fondo, 
non sarà
l’ultima cosa.



6 giu 2014

costruzione


Castel del Monte
è fatto di pietra
è fatto di forma
è fatto di tempo
è fatto di nome.



3 giu 2014


l’ordine stona
col disordine.



1 giu 2014

fatto


ho fretta smodata
di rilasciare
questo testo,
che avvenga veloce
il mio merito,
che si compia
il finito.



30 mag 2014

scritto per


ha compilato un resoconto
scrupoloso. 
ha imbastito la sua onestà
la confidenza di ore sconfitte,
confezionando una forma di sé, 
l’asciugarsi dei casi 
nella propria teoria. 
è un diario scritto per nessuno 
in forma bella
sul proprio ascolto solitario. 

e ora lo pubblicano 
ed era scritto per qualcuno.  



27 mag 2014

uguale


più si copia 
più è uguale 
e più è meno. 



25 mag 2014

unitarietà


in ogni presenza 
di cui mi occupo 
si versa il mondo. 



24 mag 2014

mare a precipizio


il mare precipita ordinato.
cade su di me,
sorte continua 
che si compone senza pause
svolgendo 
la sua multipla forma,
moto che si squadra
attorno a un approdo di legno.
là due passeri riposano
vestendo la quiete,
là sotto al mare
capovolto.



21 mag 2014

tutto


se metto tutto
in una scatola
ho ancora tutto
da trovare.



18 mag 2014

il vecchio signore


il vecchio signore
con l’esiguo domani
appoggia i giorni
senza bersaglio,
corregge il suo ieri
si lascia alle spalle
sfaccenda il respiro
trascorre uguale.



14 mag 2014

la moneta autrice


accusare una moneta
del disordine economico
del tuo paese equivale 
alla lingua inglese accusata 
dell’imperizia matematica
di tuo figlio.



13 mag 2014


c’è un gusto
del gusto
della lettura.



11 mag 2014

domestici agi


da quando vivo
nello schermo
non devo più pulire.



10 mag 2014

l’oggetto scemato


ho graffiato ammaccato 
consumato lo strumento, 
sporcandolo d’impiego, 
violando 
lo scrupolo della forma, 
e la sua funzione 
è sbiadita.
il nuovo ha perso novità, 
ora è una risposta 
di inferiore acutezza. 
l’oggetto scema 
eroso di fisionomia 
aggiuntiva, 
non più lustra idea 
dei momenti, 
ma desiderio usato 
verità senza smalto, 
sminuita.



9 mag 2014

la distanza


i viaggi altrui
sono viaggi di altri.



7 mag 2014

i risultati


salti ancora
su un impasto di pensieri
su dilazioni carezzevoli
torpori d’intelletto, 
sulla mente che prepari,
ancora assorbito
di curiosità correnti
intricate dottrine
finzioni smaglianti 
catalogazioni sterminate.
ebbene basta,
vivi il fine dettaglio
la risacca del senso
le trame graziose
l’ondeggiare dei rami,
consegui raggiungi
fai risultati
che hanno nome,
non addestrarti
non prepararti
non capire
scrolla il tempo
scomoda attua
urgiti.



3 mag 2014

dittico II


avrò scioglimento
fra secoli?
fra molti uomini 
e risultati
che lo troveranno 
per chi sarà concluso, 
per uomini conclusi, 
per chi già volge  
le ore seguenti. 
la mia spiegazione
è in cammino.



dittico I


avrò mai la mia
risposta?



2 mag 2014

- ammicco -


se non lo gridi
il delicato
chi lo vede?



1 mag 2014

mimetico cantore


dentro l’osteria 
il cantore sorveglia. 
ha una pratica di storie
un bagaglio di parole 
genuine, 
guarda la vita 
riflessa nei bicchieri 
nei brindisi dell’oblio, 
studia 
l’artificio della gente. 
racconta i bivi del tempo 
la pietà le speranze 
l’amarezza che resta 
le canzoni che vanno,
è il vino gli attimi i volti
è quel che si è perso 
è la loro stazione.  



29 apr 2014

preghiera 25


non educarti di esercizio
addossati al secolo.



28 apr 2014

a sfuoco


ti accorgi di perdere 
lo sguardo. 

ripetuto di torpore 
e angoli d’abitudine,
che smarrisce nel disuso 
di paesaggi previsti,  
in fondali di tiepida 
reminiscenza. 
sguardo che già vede,
che rileva il difforme,
che conferma 
una parte invariata.
ti accorgi di distinguere  
con il ricordo 
di ritrovare senza fuoco, 
risparmiare le immagini  
calcificarle imprecise. 

e allora gira 
le vecchie linee 
sofistica gli spazi 
e i perimetri 
avvicenda i rapporti 
e guarda di nuovo.  



23 apr 2014


ora sosta
e stai
a stare.



19 apr 2014

ultimazione


le cose si allontanano
raccogliendo
la propria leggenda.



18 apr 2014

la durata di ora


quanto dura l’attuarsi 
del fatto pensato, 
l’ombra che si ripassa
la memoria concepita,
quanto è
il pensiero,
la presa che si scalza
di moderni arrivi?



17 apr 2014

dondolamento


l’acqua si dondola
in faville di blu,
il suo consumo
è piccolo 
a dismisura, 
si fa schiuma 
periodica
assume il mare
esistito,
porta i bagliori
verso cicli precedenti.



13 apr 2014

accolto


non servo la somma
che mi chiedi,
servo la qualità
che mi riceve.



9 apr 2014

restando


restando giovani
si invecchia.



7 apr 2014

zotici sfizi


non scegliere il buzzurro
che ignora il passato,
o lo farà riaccadere
nuovissimo e rovinoso.



6 apr 2014

presto


- presto c’è da cambiare tutto!
- presto okay, ma calma.



3 apr 2014

il lettore d’inchiostro


il lettore indagava le pagine. 
la presenza tattile dei segni marcava la carta di perseguibili conclusioni. ogni simbolo era sigillo e caso, trovava una corporea dicitura.

il lettore non sapeva se stesse leggendo l’opera o propriamente il libro, gli equilibri, gli spazi, o se leggeva il suo leggere; se fosse navigante di un contenuto impalpabile o di un materiale paese d’inchiostro, di positive iniziazioni.
lui non era l’usuale destinatario avvezzo agli episodi e gli sbrogli del racconto, né si serviva di modelli per ricavare un progetto del vero: cercava invece l’identità del suono col termine vergato, il confine tangibile in cui la cosa si enuncia. 

le parole erano sistemazione e signoraggio della materia, sostegno del proprio prodursi. il lettore non sapeva se considerarle calligrafiche apparenze di sé o richiami, comandi di un’idea; se ritenerle versioni dell’ordine o edificazioni del significato. 
studiandole in profondità, le scopriva schivarsi dalla propria forma, come specchianti sibille di un’eloquenza, guardiane di verbi scarichi. la parola, grafia di una voragine, non si diceva. 

così, nei lunghi spazi allo scrittoio, il lettore sorvolava su codici e intervalli di smalto vivendo euforiche ore di proprietà, gli occhi imbevuti di formule e asserzioni tipografiche. in quella vasta scansione regrediva a un seme sfuggente. 

ogni giorno usava perdersi nella pittografia dei caratteri, nel loro perenne fondo. li seguiva negli steli e le pieghe campeggianti di china, artigliandone il limite, la soglia. 
sempre più si ammaliava, si assorbiva nelle linee, divenendo medesimo tempio sacro. adorava la loro presenza, l’espressione inverata nei profili. 
finì per farsi scrittura, l’esperienza di un segno.   



revisione di Erica Bisetto

2 apr 2014


mi manca
un inizio.



1 apr 2014

divari


le immagini oscillano
in nuove immagini
arrivano ad altre
figure della domanda
a divari del medesimo.



29 mar 2014

la mia sede


non riconoscermi 
in qualche motivo 
non darmi nome, 
non predire
la sua capienza. 



28 mar 2014

il diritto


se ogni singolo
taglia un albero
che gli dà fastidio,
ogni altro singolo
soffoca asfissiato.



26 mar 2014


grave 
è la possibile 
gravità. 



23 mar 2014

la conferma


cessa lo spasimo
di volerti
lontano da te.



21 mar 2014

progetto


oggi racconti l’acqua, 
domani racconti l’acqua, 
il giorno dopo
e quello ulteriore
ancora la racconti
e i giorni seguenti
continui,
fino ad annegare
fuori dalla misura
in uno strenuo saluto
al presente.



19 mar 2014

confezione


o le cose le sei
o ne leggi la veste.



17 mar 2014

la pena


non serve che dichiari
il tuo nobile dispiacere
per i crolli di Pompei,
né i tuoi civili auspici:
serve
che non ci siano stati.



15 mar 2014

brio


ci si abitua a tutto, 
anche al bello, 
sarà allettante allora 
rimpiazzarlo 
col brutto. 



13 mar 2014

ugualmente


il difetto non è tale
è un’invenzione che non esiste
imperfezione parimenti perfetta
cuore altrettanto rigoroso.
la normalità
è scomposizione pigra
scellerata potatura del diverso
scorretta applicazione dell’insieme,
la normalità non è normale.



12 mar 2014

te


l’altro di te
non vuole il viso
ma la maschera
che ti afferma.



11 mar 2014

al Campano


sotto le volte 
della torre ghibellina  
studenti secolari attendono 
la lezione che si racconta.
in quei dotti svaghi, 
appuntamenti di una statura 
beata di ricovero, 
s’incorpora il mio periodo, 
che è mio e loro 
di adesso e di prima, 
un giorno di secoli fa 
che già si prevedeva 
lontano.  



8 mar 2014

dove vedo


mi infatuo
e guarisco.
mi piaccio
negli altri
e poi torno
qui
dove non ho
sguardo.



5 mar 2014

anonimo silenzio


dissipi la maestria
in un’ora occulta,
in terre non verbali 
dell’esilio.



4 mar 2014


ti
collezioni.



3 mar 2014

Oscar


novità ai premi Oscar:
miglior dimagrimento;
migliore attrice imbruttita;
miglior film buonista;
migliore scena sontuosa;
migliore cartolina pittoresca.



26 feb 2014

Paco /2


dio si è fatto uomo
che si è rifatto dio
in Paco de Lucia.



Paco /1


oggi il divino si lascia, 
respinto da uomini 
di imperfetto compito, 
di tentennante bottega.
si dilegua 
in nessun suono,
termina il bagno vibrante
inavvicinabile 
delle note, 
il tempo che moltiplicava. 
Paco de Lucia è andato 
ed è stato dio. 




il tempo
rende tempo
le cose.



24 feb 2014

forza Ucraina


uccide in piazza i cattivi
che rovinano l’ordine
il governo legale
che nel democratico castello
si compra candelabri d’oro.



23 feb 2014

la pagina


nelle mani terree una pagina, 
ritaglio preso allo spazio. 
è senza lettera, avorio perenne   
di silenzi del foglio,  
la sgombra figura 
il cui sigillo si fa telescopico 
stato del bianco 
campo assiduo della superficie. 
nei suoi confini 
c’è quello che manca,  
la scrittura imprigionata 
nell’immenso.



22 feb 2014

carismi


perché votare
volti slogan
spirito e simpatia,
e non un pacchetto
di neutre noiose
fredde riforme?



21 feb 2014

più


più voci ci sono
più ne mancano.



20 feb 2014

limpida


e un giorno ti vedrai
scoperta, 
ti vedrai vedere trasparente
ti vedrai sotto e fuori
come sguardo ciclico
che si dichiara, 
transito di cristallo
senza messaggio
verbo inghiottito
d’affermazione.



a Alessia

18 feb 2014

eroe del senso


uomo rete di uomini 
ignara figura del senso   
che commette la durata, 
che inventa 
gioielli e prigioni, 
che evoca 
che crea distruzione,  
uomo che si affanna 
di impronte, 
di prendere il bello, 
uomo che non avverte 
epilogo 
ma scende nella morte.



16 feb 2014

si governa


in Italia si governa
dal prossimo governo.



15 feb 2014

singolo universale


perché il ferramenta di Cavazzoli
(provincia di Reggio Emilia)
dovrebbe voler somigliare
a un fashion designer di Houston?



13 feb 2014

al di là


te ne stai al di là
dei miei avvisi 
senza raccoglierli,
già sicuro sul gusto
già vissuto sulla vita.



11 feb 2014

l’oggetto


cerco testi curati
per leggere
la tipografia.



9 feb 2014

appunti sull’acqua


tocchi di paglia si spargono 
morbidi nell’acqua 

come sua autentica luce 
come una luce prestata 

condizione di discorso 

onde che spargono onde 
che spargono cammino 

la forma liquida 
il timbro liquido  
in costante significato 

poi onde rosse 
poi di pallido rosa 

azzurro incognito  
attività cromatica 
cromia di un altrove 

espressione di placidi moti 
di placidi oblii 
di spume 
e variazioni 

fino allo stallo 
alla quiescenza 
fino alla grinza  
alla lentezza 
del suo stesso rilievo 

rarefazione dell’accadimento 
rarefazione di onde 

rallentamento del colore 

che s’inargenta 
quasi smarrendosi. 



7 feb 2014

deficit


il debito è alto?
pagatelo nel passato.



2 feb 2014

caduto negli altri


è appena morta
la bravura,
la lettura duttile
del gesto la maschera
che perquisiva i ruoli, 
che saliva sui personaggi
superandoli.
si è spento il sangue
divenuto arte
del suo corpo recitato,
enorme atteggiamento
microscopica narrazione.
si è rotta la carne poliedrica
la padronanza di apparire
succedere come spazio sacro,
la
personificazione.



in morte di un attore

la replica


nell’antico tempio greco 
figlio del mondo di allora 
si sono compiuti dei gesti 
seminati nel dopo. 
nella replica moderna 
si compie la sua forma 
senza tragitto, 
l’evoluzione sottratta.



1 feb 2014

felicità -0


la felicità è già
felicità che manca.



31 gen 2014

immenso


vogliono mettere
tutto l’uomo
in ogni uomo, 
renderlo
taglia incalcolabile, 
porosità di episodi.



27 gen 2014

il bersaglio


la vita che vivo
diventerà
un risultato?



26 gen 2014

il compito


le onde non hanno scadenza,
non hanno punteggio,
il tempo non è un compito
da svolgere diligenti.



25 gen 2014

!


per essere io
sono un genio.



23 gen 2014


tutti pensano
di essere uno.



21 gen 2014

il luogo teorico


la scena si stempera,
la città recede dal colore
si profila illusoria 
in vapori pallidi. 
il circuito ruminante 
dell’acqua la mescolanza 
delle altezze 
la pressione degli ordini 
si fanno brodaglia lattiginosa. 
il soqquadro di tegole 
grondaie guglie 
marmi arabeschi fessure
altane lucernai vetrate, 
di sbocchi preziosi, 
dorsi spogli, vie magre 
e sibaritiche efflorescenze 
si riforma in luogo teorico, 
sbavatura di un luogo. 
ogni dettaglio ristagna 
in un pastoso torpore, 
si emana di forme subdole, 
del bagliore alabastrino 
di una somma 
che si trasfigura 
in somme conviventi.  



20 gen 2014

d’oggi logica


com’è potuto franare il terreno
se mancava ogni albero?



19 gen 2014

globo quadrangolo


nella tua casa rettilinea
scatola di vetro esatto
il mondo si è ridotto
a un progetto diritto.



16 gen 2014


non vuoi
poesie
addosso.



a una donna

14 gen 2014

l’angolo mite


luci sommesse 
della prima sera 
che appanna il borgo.  
oltre tende ricamate 
cogli i domestici fermenti 
i lievi rituali della pausa,
lo sgravio dolce
delle funzioni.
è un momento lungo 
che non s’impiega 
che si appoggia 
trasparente,
per essere spazio
per posarsi. 



11 gen 2014

il condotto


si espone la postilla,
l’increspatura
di un libro alluso.



10 gen 2014

l’interesse comune


se va a sinistra la maggioranza è a rischio
se va a destra la maggioranza è a rischio
se non investe la maggioranza è a rischio
se elargisce la maggioranza è a rischio
se si svecchia la maggioranza è a rischio
se ristagna la maggioranza è a rischio
se sfoltisce la maggioranza è a rischio
se accresce la maggioranza è a rischio
se non cambia la maggioranza è a rischio
se cambia la maggioranza è a rischio.



7 gen 2014

aggiornato


rifai non vecchio
il vecchio film,
e hai l’oggi.



6 gen 2014

l’orafo


accanito dall’esercizio 
del cristallo 
dal raschio minuzioso 
che sottrae il superfluo, 
orafo della parola, 
il pensiero con cui vedi 
è pialla che recide, 
mola che disfoglia 
l’opera, sino a pulirla  
del corpo, 
sino a lasciare 
i soli strumenti.  



2 gen 2014

oggi


oggi ho
ancora
origine.



una data


al mio anniversario
si spinge una data
senza declino,
l’acquisto di un’età.