nelle mani terree una pagina,
ritaglio preso allo spazio.
è senza lettera, avorio perenne
di silenzi del foglio,
la sgombra illustrazione
il cui sigillo si fa telescopico
attributo del bianco
campo assiduo della superficie.
nei suoi confini
c’è quello che manca,
la parola imprigionata
nell’immenso.