fattasi di cristallo la notte
il fattucchiere radunò
i propri saperi,
ricombinò ogni strada
che aveva percorso
e i metalli di ogni evento.
li dispose fluttuanti
in una babilonia di cammini,
una congerie di ponti
e passaggi inarcati,
come uscite che si avviano
in ingressi uscenti
corpi introflessi
e rovesci del fuori.
diede alla forma terrestre
uno stampo traslato,
cadde nel pensiero
perdendo il mondo.
uno scrittore stufo
ha detto un pensiero
che tutti pensano
e ha preso mille frustate
perché lo vuole il re.
ma non sarebbe
più possibile
che milioni di sudditi
frustassero lui,
il solo sovrano?