la bellezza la
agisce
poi il tempo prosegue
e la chiama
mi ferma negli occhi,
non le serve pensiero
come non serve
all’acqua
mi pesa nello sguardo
mi valuta dalle origini.
cammina palpando
la sua portata
la definizione
vaga scoperta
si coltiva
dà comprensione alle stanze
dà argomento
è un gioiello variabile
una voce che non cade
la guardo
e non c’è la figura
ma un campo di forze,
ritratti che si irradiano
passeggia nello spazio
in una capillare avvenenza
uno splendore
che non ha figli
si muove apposta
promessa in un accenno
promettendo dolore poi il tempo prosegue
e la chiama
mi ferma negli occhi,
non le serve pensiero
come non serve
all’acqua
mi pesa nello sguardo
mi valuta dalle origini.