12 ott 2014

dalla bellezza


è agita dalla bellezza. 
procede palpando  
il passo flessuoso 
la sua corrente,
vaga coltivando il tempo 
dando alle sale crisi 
e densità. 
è un gioiello mutabile 
di trame, la guardo 
e non vedo la figura 
ma un campo di forze,
l’influenza sul luogo.   
passeggia nitida   
compiendo capillari malie 
e formule, assimila 
il mio incarico vigile,  
si muove apposta si offre 
in un accenno 
incorpora un rilievo
promette dolore.
poi il compito prosegue
e la chiama avanti,
mi coglie 
prima del distacco
mi serra in un’occhiata,
non usa teoria 
come l’ape una cerva
una fronda, mi pesa 
non per suo uso
ma per la vita.