si perse la musica.
si consumarono le doti
il timbro e la materia
del suono.
si disfecero le regole
e le maestrie,
la scienza del tocco
le monumentali convergenze.
si smarrì l’ascolto,
traslocato
in archivi di carta,
fitta di pallini, svirgoli,
documentazioni del tono
e simulacri del canto.
rimase un codice
confinato sui fogli
ripulito di varianti,
un linguaggio di lettere
un’istruzione di segni.