Z tramonto

dall’abisso
del giorno
sta levandosi
il tramonto.

i brutti libri comprano
il lettore scontato.

poesia musicale

sostrati rossastri
di pigmento farinoso
folgore persistente
di minimi secondi
incavo turgido
d’epidermide trattenuta
fiato e pulviscoli
d’iridescenza sospesa.

il progresso

il progresso non migliora
il sapore delle uova.

c’è un concetto nella forma
che è togliersi dal vacuo,
veicolarsi in un disegno
di corpi chiarito, stabilito

neon

quel neon
mi spegne.

tradurrò il moto
delle mani.

ti annoto

ti annoto in fretta
per vederti sfocata
per volerti imprecisa.

siamo eterni
a scadenza.

l’incomodo

agli editori sventurati
mandano manoscritti
per niente già famosi.

hai scomposto
l’altezza della luce
trovando giovane
una scena
abbozzo di nascita
balbettio di materie

tempesta

ho visto sbriciolarsi 

la folgore
e cadere pietre di ghiaccio, 
ho udito squarciarsi il suono
e un boato elementare, 
ho inteso la minaccia antica
e la necessità.
poi il giallo chiarore
dietro i monti.

non ti piangerò

non ti piangerò
per sentirmi meglio
per salutarti
non ti piangerò
per rallentare l’affetto
per lasciarti
non ti piangerò.



a te, zia

la luna

la luna
non si realizza
la luna
continua.