16 giu 2016

descrizione


fra tre parole
c’è una montagna.

ha lo spirito dell’altezza, 
di un suolo verticale 
che sarà il tuo tempo. 
è una e numerosa
intera e multiforme, 
la valuti in un cumulo di passi
di chiome radici torrenti  
pendii radure, 
gole dirupi fruscii 
ciottoli ed aghifoglie.  
cammini su sedimenti macerati, 
fremiti ti seguono 
nella penombra, 
sei catturato
da pietrisco e sequenze di rami, 
da periodi e respiri variabili. 
le strade che escludi 
accorciano il paesaggio   
ma il bivio perdura 
nella somma, la scelta 
si incrementa di scelte negate. 
penetri tra radiazioni di arbusti 
la boscaglia è un codice 
di ombre sterpi marcescenza, 
si approssima di intricati fogli 
di una fragorosa selva di caratteri. 
sali, prosegui fino a crinali
in equilibrio con l’azzurro, 
l’altezza rigurgita le incognite 
chilometri più in basso. 
procedi ancora.
la scena si fa rupe spoglia  
superficie che scala il cielo,  
avanzi verso la vetta 
vuoi terminarti nel simbolo 
essere l’acme 
che schiaccia il peso, 
che riduce 
il massiccio a un solo punto 
complessivo.  
infine sei in cima, 
hai la sintesi. 

così hai visto la montagna, 
fuoriuscita
dal groviglio di un insieme.