né notte né rami
né pioggia né drappi
né rose né vesti
né astri né terre:
una lettura di cose sorgenti
anteriori alla voce,
vasellame di sola sostanza
divisa dal pregio,
da appiccicose catture
della lingua,
dai grevi smalti
del commento,
dai libri precedenti
che leggono il mio.
sarebbe la concretezza
oggettiva,
la corporea posizione
premessa al suono,
sarebbe un dito
nudo di termini.