17 mag 2017

le sere formate


leggo paesaggi 
di trasognato respiro, 
la lavorazione del crepuscolo 
dei filari e gli sterrati, 
del passo che li scopre 
in una linea notturna; 
del brusio di forze
che non duplico, 
che solo sorveglio 
nel manto perlaceo, 
nella nuda notte bisbigliante. 

nel libro qualcuno 
ha formato sere antiche, 
ha scritto il cielo da sotto, 
la campagna e i villaggi 
pacati contro la corsa, 
lo stormire e i frinii
di una scheggia di tempo.

in quelle pagine sono uscito 
dalla mia canzone fumosa 
fallita in languori lessicali, 
ho preso le scene 
il rilievo che le coltiva, 
ho aperto la vita 
delle storie.