11 set 2018

la dedica


sembra che il suo verso giaccia come gravità, tomba verbale. la sfida alla carne sofferta di malattia, sbarazzata dal tempo è l’ultima costituzione dell’essere, il sopravvivere insufficiente di una dedica. leggendo Baudelaire non leggerai quella donna, non la vivrai, c’è solo un momento d’apice che i termini toccano, nessun ritratto ad agirla. resta la silhouette svanita, testo eterno di un testo, il rimbalzo di niente.