la nascita ci esonera.
la terra dimentica,
ripulisce
la catena erudita,
la presa sofisticata
delle idee.
il mondo afferma
l’arbitrio:
ogni figlio ripeterà
il calvario materiale
azzerandosi
sui facili elementi.
le novità sono
ancora la forza
che toglie, ancora
la bocca che mangia,
le propagazioni di sé.
il mondo cresce
delle sue forme,
della propria
prova immutabile,
torna alla causa.