16 set 2019

riducendo


mi sto riducendo.
l’ambizione scivola
la fatica si slava
l’esperienza è pallida
notizia sotto le palpebre,
battaglia abituale
del proprio calcolo.
solo la città innalzata  
dall’antichità notturna
le nicchie sfocate
che incorporano il buio, 
mandano fiamme,
regnano sul resto
scomparso.
tra i palazzi obliqui
stradine selciate
si articolano
in una direzione di torce,
la città è un bosco
di volti avvertibili. 
in oculi, frontoni
e pilastri posano
forme della favola,
linee di mistero
che non si danno
all’indagine.
porto una bellezza
che va svanendo,
il mio nome
che si salva.