21 lug 2020

la natura morta


occupando la natura morta, Giorgio Morandi arriva alla cosa. 
nel piano che regge le figure traccia un traguardo invariante, la tavola dove l’arco vitale si condensa in manufatti. il vaso, la scatola, il barattolo, di latte, ruggine e indaco sono tremule divinità, solidi che usano l’esistenza. snelle bottiglie, come lunghi guardiani della pratica, ne tengono la posizione.