31 ago 2013

SHOCK!


tizio tagliato a pezzi
con una sega
raccapriccianti brandelli
buttati in giro
piccolo bimbo assiste
all’efferatezza.
la stampa è dispiaciutissima
di dare la notizia.



30 ago 2013

elevazione


non ho ancora capito
verso dove si cresce.



29 ago 2013


mi fai dare
il meglio di te.



28 ago 2013

su, sospeso


il cortile si silenzia.
nel cielo crescono 
tiepidi versi di papere, 
il diffuso borbottare
di un molteplice evento.
sopra gli occhi
c’è un largo disegno 
in volo, 
un leggiadro, 
librato, 
momento di geometria,
aerea direzione 
che sembra
l’inoltrarsi della pace.



27 ago 2013

‘Metrocubo d’infinito’ di Michelangelo Pistoletto


dentro un cubo di specchi
l’infinito
penombra interminabile
continua a ripetersi
continua a ripetersi
a sommarsi senza estinzione
a esaurirsi 
in ogni tempo 
continua il suo passaggio 
perpetua griglia di stasi
pausa risonante
avo senza radice
il cui primo momento
era già più vasto delle ere
era già futuro già previsto
già complessivo.




8 ago 2013


sotto la luce
si spalanca
il bivio della figura



7 ago 2013


sotto la luce
altra luce
in tragitto



6 ago 2013


sotto la luce
c’è una luce
incompiuta



5 ago 2013


al termine di tutte le immagini
c’è un epilogo casuale
intessuto di fili abissali
c’è una tappa che diventa la fine



4 ago 2013


vivo per produrre
un’eco in me
echi dell’altro.



2 ago 2013

contro idillio /1


accanto al borgo 
aggrappato alla cima del colle, 
si profonde una disarmonia 
di case e di colori 
accostati per accidente,
l’urlo di un conflitto 
l’ingombro arbitrario.
nel raduno gentile    
si iniettano metri quadri
di sommaria rapidità, 
abitazioni fatte di poco tempo
da macchinari conformi.
alle casupole si abbinano 
larghe geometrie, pareti facili
piantate senza crescita. 
dove cercavi il pendio 
c’è un’area essenziale,
dove gettavi gli sguardi 
si chiudono casamenti. 
ora non trovi la vista 
ma schematici lembi di azzurro,
l’orizzonte vi si preme rado
l’orizzonte non trova un ritorno. 



1 ago 2013

ogni posto


ora il luogo è ovunque,  
non vivi nulla di tuo 
ma il numero della realtà, 
recuperata da tutti.  
ogni sentiero è conosciuto, 
affollato di occhi
che già sanno,
le domande e le risposte
sono usate.
cammini per repliche
di emozioni, 
di frusti involucri,
il mondo non c’è più, 
restano le rotte.