capto le potenze creatrici
che muovono i giganti,
che mi porgono
macchinazioni d’idee,
code fulgide e prospettive.
rovisto nella ciclopica
volta pensante,
dentro rive minute,
nei codici nelle maglie
nelle finzioni,
in ampolle provette
e fiasche segrete.
provo congetture dell’ignoto
nuove arti e verità,
scorgo caroselli d’epifanie
soluzioni che rallentano
chimere crepitanti.
sento simulacri saldarsi
nel bellissimo pensiero.