foschi fumi della terra
emigrano rivelando
il barbaglio delle cime,
la tua frontalità visiva.
lontane forme si svolgono.
vaghi senza fare le ore
cercando una manovra
che si incorpori nel mondo,
la partecipazione dell’oggi
che ti soccorre.
ti arrovelli sull’utile
il suo asilo salvifico,
sulle azioni che portano
una pronuncia, ti crei
su un crepaccio indelebile,
nel risultato e l’itinerario
di andare avanti.
anche oggi ti chiedi
una soluzione, di lasciare
un perno nel momento,
la tua di tutti somma.