28 ott 2020

gli scalini


pencolanti gradini 
salivano 
a una polvere turbinosa, 
conducendo a un sito 
smarrito nelle tenebre.
nella torre ossuta 
la gravità pareva rarefarsi, 
il negromante seguiva 
l’ascesa della spirale:   
là erano gli accaduti. 
il vecchio sembrava 
generato di tempesta, 
con fattezze di vento 
e occhi intermittenti, 
sapeva cosa 
respirava nelle nubi 
e andava ad aggiogarla.



27 ott 2020

leggerti


il tuo lettore 
saprà quanto te 
leggerti. 



26 ott 2020

scissione


si diede il lavoro 
di deporre il tempo. 
la luce non variò in lui,
le notti lo sorvolarono 
inavvertite.



25 ott 2020


trovarsi 
unanimi. 



16 ott 2020

liberi


ci siamo portati 
al caldo al frastuono 
al sacrificio estetico. 
forse preferivo piegarmi 
represso
da una regola elegante.



14 ott 2020

alterità


caduta di dosso 
la cornice 
l’alterità ti divora. 



13 ott 2020

phýsis


quando il tuo pensiero
verrà pensato da un altro,
lì ne vivrai. 



12 ott 2020

‘Il treno per Istanbul’ di Graham Greene


le carrozze del libro ospitano il circolo di una genia amara e spoetizzata, che bada all’utile. nel treno, proiettato verso una deflagrazione di neve, formicola il commercio delle classi, un lavorio si eccita verso la posizione successiva. vagoni, come portatori esclusivi, epurano ciò che sfrangia il movimento mentre, bloccati nello spazio, amplificati nel moto, uomini si fanno veicolo. la corsa dell’Orient Express spinge su un binario l’inesorabile, il tragitto è un senso funebre che consegna personaggi, spesso a una nuova casella di partenza, alla fredda amnesia. 



11 ott 2020

la colpa


accùsati di dare 
nuove cose allo spazio. 



8 ott 2020

divisione


si uccide perché 
in quel momento 
muore. 



6 ott 2020

le mani oblique


fasci di luce cadono obliqui
sui tarlati banchi di legno
dello scriptorium,
la stanza è un percorso taciturno.
figure di lana grezza
si piegano su tomi di pergamena,
il mattino sorge sulle pagine
incontrando vocaboli e forme
di fulgida vivezza:
scimmie, leoni, colombe,
racemi di vite e d’acanto.
il gesto del miniatore
retrocede in quello 
del miniatore miniato, 
nella coda di pavone lapislazzuli
si toccano la mano del monaco
e la sua mano sintetica,
la pagina abborda la realtà.



5 ott 2020

la mente comunicata


scelse di copiare 
sui quaderni gli abnormi 
appunti del vivere. 
produsse l’orrore 
metabolico della realtà.



4 ott 2020

i possessori


antichi possessori 
dei cerchi
scrissero un messaggio
di pietre al cielo.
una forma antenata 
ci attende.



1 ott 2020

Afrodite


in amore siamo noi
o il volto della dea?