pencolanti gradini
inerpicati
a una polvere turbinosa,
conducevano al sito
smarrito nelle tenebre.
nella torre curva
la gravità aveva
accrescimento,
il negromante seguiva
l’ascesa avvolta nel vuoto
verso quei covi solitari.
la sagoma incavata
generata di turbolenze,
i profili adunchi
e gli occhi discontinui,
sapeva cosa
respirava nelle nubi,
la forma nera d’incubo
dell’arrivo.