hai perduto i volti,
convertiti a una parola
che li afferma,
ma la parola non può amare
non ti guarda non trova
cosa dici
prima del messaggio.
il segno è inabile,
lo puoi solo decifrare;
non fa, non causa:
raccoglie
uno stigma significante,
il lontano labaro della cosa.
e tu correggi l’amicizia
con un reame di fantasmi.
quei sorrisi ti mancano,
ti mancano,
li hai riparati
nelle ombre premuti
in un giardino di finzioni.
deporre i contenuti del segno
curarti di fisionomie,
perché a quelle appartieni.